7 buone ragioni per esonerare Difra

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7 – Questa è solo la sesta volta nella sua storia in cui la Roma subisce 7 gol nello stesso match, la prima in Coppa Italia (l'ultima era stata contro il Bayern nel 2014). Debacle. #FiorentinaRoma

— OptaPaolo (@OptaPaolo) 30 gennaio 2019
“>Dopo la debacle di Firenze, seguita alla rimonta di Bergamo, molti si aspettavano l’esonero o addirittura le dimissione di Eusebio Di Francesco. Mercoledì al triplice fischio sul 7-1 per i Viola è finita una stagione amara per una Roma allo sbando, alla quale rimane l’obiettivo molto complicato, ma ampiamente dichiarato a inizio anno, del quarto posto. Dentro la società Monchi e Baldissoni sembrano avere altri pensieri: i conti uno e lo stadio l’altro. Mentre i tifosi, quasi prefigurando una stagione nella quale la Juve avrebbe spostato tutte le sue fiches sulla Champions, avevano chiesto una concentrazione in Coppa Italia alla squadra già dalla prima partita con l’Entella: “Non snobbatela, noi ci teniamo”. Competizione realistica… snobbata subito alla seconda partita con un parziale inquietante. A questo punto sembra incredibile che il tecnico, evidentemente al capolinea, sia ancora al suo posto: andrebbe bene chiunque anche il tanto vituperato Paulo Sousa, l’ex juventino, sarebbe un tecnico in grado di rianimare una squadra giovane, malata e fragile.

Visto che la società sembra totalmente assente, ecco 7 buone ragioni per esonerare il Difra:

  1. L’assenza di gioco: in due anni non è riuscito a dare un gioco riconoscibile alla squadra basato sul dinamismo, suo marchio di fabbrica dai tempi del Sassuolo. Se l’anno scorso sembrava che il suo atteggiamento conservativo volesse rafforzare la difesa in ottica futura, la quantità di gol presi quest’anno sono la prova di un fallimento tecnico.
  2. I giovani come capri espiatori: in una squadra con un’età media giovane è stato fin troppo facile dare la responsabilità ai più giovani in alcune prestazioni deludenti.
  3. Le rimonte: Chievo, Cagliari, Bergamo. Le tre partite in cui la Roma ha sprecato due doppi e un triplo vantaggio sono la fotografia dei rimpianti giallorossi di quest’anno e della scarsa tenuta mentale che ha saputo trasmettere l’allenatore.
  4. Dzeko e Schick mai insieme: l’aver avuto due attaccanti così tecnici e non saperli far giocare insieme è una grande rimpianto della gestione di Difra. (Riguardatevi la formazione di Roma-Barca 3-0 tra l’altro)
  5. L’aziendalismo: il tecnico è sempre stato troppo allineato con le scelte della società anche quando non gli hanno mai rimpiazzato giocatori venduti, dando l’impressione di un allenatore a volte commissariato.
  6. Poche rimonte realizzate: lato b della rimonte subite, durante la sua gestione poche partite recuperate in corsa.
  7. La gestione durante i 90 minuti: cambi sbagliati e spesso incomprensibili. Difra ha dimostrato di non sapere gestire la rosa durante tutta la partita. Unica nota positiva al derby, ma è sembrato più casuale che altro.

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